VIELLA
La viella, più importante strumento ad arco
del Medioevo, gode di grande ammirazione da parte di letterati e teorici del
tempo. Strumento regale e versatile rientra, per il suo suono dolce e
gradevole, fra gli "onesti" strumenti ammessi nell'educazione delle
fanciulle. Grazie al numero di corde, da tre a cinque, e alle differenti
accordature, la viella si presta a svariate funzioni divenendo il mezzo
privilegiato per l'accompagnamento del canto da parte di trovatori e
musicisti sia professionisti sia dilettanti. Un ulteriore funzione è data
dall'esecuzione di musica da danza durante passatempi privati o importanti
ricevimenti e banchetti: durante la festa nuziale descritta nel Romanzo di
Flamenca, opera di un anonimo poeta provenzale della fine del Xin secolo,
ben "duecento giullati, esperti suonatori di viola, s'accordano per disporsi
a due a due lungo le panche e accompagnano la danza con la viola, senza
sbagliare una nota". Il suo nome è variamente indicato come vielle in
francese, viella in latino, viola in provenzale e viuola in italiano. La
denominazione attuale di viella permette di identificare in modo univoco lo
strumento medioevale, ovviando facili equivoci con le successive viole
rinascimentali e moderne. (da http://www.harmoniae.com) | |
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